Interpreti

Benvenuto in Tap4season Tip Tap Storia – Gli interpreti.
Qui avrai la possibilità di fare la conoscenza dei più grandi ballerini di tip tap.
La storia della tap dance è legata indissolubilmente con la conoscenza dei più grandi ballerini di tip tap: dalle persone che hanno inventato i primi passi agli artisti che hanno sviluppato le tecniche e creato gli stili della tap dance dei giorni nostri
Grandi talenti come Bill Robinson e John Bubbles aiutarono a definire regole e movimenti, e più tardi Hollywood popolarizzò il tip tap nel mondo con i film di Fred Astaire, i Nicholas Brothers, Eleanor Powell ed altri grandi artisti. Negli anni Trenta e Quaranta, fino alla metà circa degli anni Cinquanta, fu tutto un pullulare di grandissimi interpreti. A cominciare dai geniali coreografi come soprattutto Busby Berkeley, l’inventore di ardite simmetrie, di sorprendenti geometrie, di effetti strabilianti che si esaltarono, tra gli altri, nel miglior Tip Tap collettivo probabilmente di tutta la storia hollywoodiana: l’indimenticabile Lullaby of Broadway. La ninna nanna di Broadway nel film Gold Diggers of 1935 da noi intitolato Donne di lusso, laddove uno stuolo di ballerini e di ballerine si esibiscono con le loro claquettes in un ampio salone dall’altrettanto enorme scalinata, il tutto riflesso da lucidi pavimenti dove, mentre per qualche attimo la musica tace, ecco che “a cappella”, i piedi sempre più rapidamente sembrano competere gli uni con gli altri: un’autentica, prodigiosa meraviglia!
Furono senz’altro i sempre più popolari attori-cantanti-ballerini di un’epoca mitica per il genere a portare in auge quel tipo di proposta, mostrando eccelsa bravura e miracolosa duttilità. Andando in ordine cronologico e citando soltanto i più noti: la bambina prodigio “Riccioli d’oro” Shirley Temple, l’etereo, inarrivabile per eleganza, Fred Astaire, capace di esaltare, guidandole, le doti di partners del calibro di Ginger Rogers, Eleanor Powell (il loro duetto nel film del 1940 Balla con me sulla celebre canzone di Cole Porter Beguin è rimasto insuperato), Rita Hayworth, Vera-Ellen, Jane Powell, per giungere fino alla meravigliosa Cyd Charisse. E poi al più ginnico, acrobatico ed esuberante, in bravura e simpatia, Gene Kelly, cui dobbiamo eterna riconoscenza per aver diretto ed interpretato quel capolavoro assoluto del genere musicale che è e rimarrà sempre Cantando sotto la pioggia, 1952, oltretutto film-omaggio a quella nascita del cinema sonoro e che basa non a caso il suo mitico titolo sulla leggendaria canzone scritta per lo storico film del 1929 Hollywood Revue, da noi ribattezzato Hollywood che canta.
Poi d’improvviso, come si diceva, la precoce decadenza e solo qualche sporadico tentativo di rinverdire il Musical ed il Tip Tap in anni più recenti con pellicole quali All That Jazz, 1979; The Cotton Club, 1984; Chicago, 2002; fino al premiato con un meritato Oscar The Artist, anch’esso rievocativo, doveroso il bianco e nero e lo schermo non panoramico, del periodo commemorato da Cantando sotto la pioggia, il capolavoro a cui si è direttamente ispirato.

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